- Processi decisionali complessi
- Indagine collettiva e soluzioni creative
- Vision e Mission, definizione del gruppo, struttura e governance
- Gestione emozionale del gruppo
- Trasformazione e accompagnamento di conflitti
- Coesione, celebrazione, team building
- Team building
- Formazione all’ascolto empatico e alla Comunicazione Non Violenta
Processi decisionali complessi
Prendere decisioni operative o strategiche è nella natura di tutti i gruppi e riflette gli stili, le abitudini e le caratteristiche del gruppo stesso. Alcune di queste decisioni sono di particolare importanza perché determinano la direzione in cui vengono convogliate risorse ed energie, e spesso, a fronte della complessità di queste scelte può essere importante un accompagnamento esterno che aiuti a sviluppare i processi sottesi e a dare spazio ed ascolto al contributo di tutti i partecipanti.
Attività:
- Raggiungere decisioni condivise per consenso o assenso
- Aprire spazi di confronto su proposte operative o strategiche
- Consultazioni partecipate: Allargare la partecipazione e la possibilità di esprimere un parere ad un gruppo numeroso ed eterogeneo di stakeholders con differenti bisogni. (qui o indagine collettiva?)
Indagine collettiva e soluzioni creative
Uno spazio fondamentale e spesso sacrificato nei nel lavoro di un team è quello relativo allo sviluppo di nuove idee, il tempo del sognare ed esprimere la propria creatività, di immaginare il futuro e nuovi scenari possibili. Darsi il tempo e lasciarsi accompagnare nell’esplorazione di nuove strade permette di valorizzare la creatività dei singoli al servizio del gruppo e di dare forma all’intelligenza collettiva. Permette di allargare le prospettive di fronte ai problemi che il gruppo incontra e di cercare insieme delle possibilità di risposta.
Attività:
- Brainstorming
- Spazi di sviluppo creativo del progetto
- Esplorazione di nuove proposte, direzioni o obiettivi a breve, medio o lungo termine
- Soluzioni creative a problemi complessi
Vision e Mission, definizione del gruppo, struttura e governance
I gruppi capaci di cambiare sono gruppi vivi. In differenti momenti della propria storia i gruppi hanno un bisogno fisiologico di trasformarsi, ridefinire i confini, i ruoli e le modalità di funzionamento che li contraddistinguono. Spesso con l’evolvere del gruppo ed i suoi naturali avvicendamenti ci si trova a dover ripensare al senso e alle finalità per cui ci si incontra e come si esprime tutto questo nel mondo, alle modalità con cui si sta insieme e a ciò che esce dai limiti condivisi.
Attività:
- Definire o rinnovare la Vision e la Mission del gruppo
- Definire gli accordi o regolamenti interni, definire come si entra nel gruppo e come lo si lascia, chiarire o modificare i ruoli operativi, la struttura organizzativa e il sistema di governance (chi decide cosa e come lo decide).
Gestione emozionale del gruppo
Spesso all’interno dei gruppi si sviluppano dinamiche personali con un forte impatto emotivo riguardo al progetto, ad alcune persone in particolare o al gruppo stesso. Attraverso la facilitazione è possibile dare attenzione a queste voci proponendo spazi di gestione emozionale, che permettano ai singoli di far risuonare emozioni e sentimenti nel gruppo limitando, di fatto, la possibilità che possano trasformarsi in ostacoli più grandi, risentimenti o conflitti.
Attività:
- Creare spazi ascolto reciproco
- Stimolare la condivisione interpersonale nel gruppo
- Accompagnare il gruppo a confrontarsi su temi che muovono sentimenti forti e navigarli insieme
- Dare e ricevere feedback
Trasformazione e accompagnamento di conflitti
I conflitti sono parte integrante della vita dei gruppi. Spesso fanno paura, vengono ignorati fino a che è possibile o esplodono senza controllo creando dolore e allontanamenti, a volte diventano sistematici e avvelenano le persone e il progetto per lunghi periodi. In realtà, se accompagnati e accolti per quel che possono insegnare, i conflitti sono la chiave che permette i necessari cambiamenti, sono uno stimolo verso il rinnovamento e una richiesta di benessere dei membri del gruppo. La facilitazione, essendo per sua natura neutrale, permette di esplorare in sicurezza ed autenticità i sentimenti personali ed i confini tra i bisogni individuali e quelli collettivi ricucendo gli strappi e riavvicinando il gruppo all’equilibrio tra il benessere del singolo e del gruppo stesso.
Attività:
- Elaborazione e trasformazione di conflitti interpersonali e di gruppo
- Polarità, ovvero spazi per dare voce ed ascolto alle differenze rispetto a temi specifici
Coesione, celebrazione
In qualsiasi momento della vita di un gruppo o di un progetto è utile ed importate portare attenzione alle relazioni che ne costituiscono il tessuto e avere occasioni per approfondire la conoscenza reciproca. Dedicare tempo e cura alle specificità che ci differenziano e a ciò che ci unisce è essenziale per rinforzare l’importanza di ciascun membro al di là dei ruoli che normalmente ricopriamo e rinforzare il senso di appartenenza ad una squadra. Allo stesso modo, celebrare e condividere i risultati ottenuti rinnova le energie e porta nuova linfa per i progetti futuri.
Attività:
- Conoscenza reciproca, coesione e rinforzo del senso di appartenenza
- Celebrazione dei risultati
- Coinvolgimento di nuovi membri
Team building
Per Team Building si intende un insieme di attività e processi finalizzati a promuovere l’interazione tra un gruppo di persone, di solito colleghi, con l’obiettivo di potenziare la loro capacità di comunicare e collaborare come squadra. Queste attività possono avere un approccio formativo, esperienziale o ludico e possono essere attività di poche ore o di più giornate. L’ambito in cui più comunemente si applica il Team Building è quello aziendale ma qualsiasi gruppo può trarre vantaggio dalle dinamiche orientate al conseguimento degli obiettivi e all’attenzione al benessere di tutti i membri del team di lavoro.
Attività:
- Spazi ricreativi e costruttivi con attività e giochi per raccontarsi e conoscersi ad altri livelli
- Laboratori di circo per tutti (equilibrismi, giocoleria, acrobatica a coppie e di gruppo, acrobatica aerea)
- Laboratori esperienziali di altra natura con esperti (cinema, montagna, arrampicata…)
Formazione all’ascolto empatico e alla Comunicazione Non Violenta
La maggior parte dei problemi che si presentano all’interno dei gruppi sono di tipo relazionale ed essenzialmente basati sulla difficoltà di assumere un atteggiamento di ascolto e di sapersi esprimere in modo autentico ed efficace. Spesso reagiamo agli stimoli prima ancora di aver compreso le istanze e i bisogni dell’altro e cerchiamo disperatamente di far valere le nostre ragioni in un crescendo di accuse e giudizi espliciti o impliciti.
La capacità di comunicare i nostri bisogni ed accogliere empaticamente quelli degli altri è una competenza che si può apprendere e che può sensibilmente migliorare l’efficienza del gruppo ed il clima al suo interno, oltre a migliorare il benessere dei membri e le loro relazioni.
Attività:
- Formazione alla Comunicazione Non Violenta di Marshall Rosemberg
- Formazione all’ascolto empatico secondo l’approccio umanistico di Carl Rogers